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Dettaglio Provincia: Taranto
Storia:
Taranto: la Città dei Due Mari tra mito, storia greca, castelli e tradizioni marinare
Scopri Taranto, la città dei Due Mari, tra fondazione spartana, castelli aragonesi, mitilicoltura e il fascino del barocco pugliese. Una guida completa alla perla del mar Ionio.
Origine del nome e fondazione antica
Etimologia
Il nome Taranto deriva da Taras, il mitico eroe figlio di Poseidone (dio del mare) e della ninfa Satyria. La leggenda narra che Taras approdò sulle rive di un fiume (l’attuale Tara), dove fondò la città. In suo onore, venne eretta una statua che oggi compare anche nello stemma cittadino, con il giovane su un delfino, simbolo dell’anima marinaresca della città.
Il nome evolse in Tarentum in epoca romana, diventando Taranto nel Medioevo.
Taras, la colonia spartana
Taranto fu fondata nel 706 a.C. da coloni spartani, unica colonia della Magna Grecia di origine dorica. Grazie alla sua posizione strategica sul mar Ionio, si sviluppò rapidamente come porto commerciale, città fortificata e centro culturale.
La città vantava templi, palestre, teatri e un’acropoli. Era una delle più potenti città greche d’Italia, rivaleggiando con Siracusa e Crotone. Taranto era famosa per:
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Le sue scuole filosofiche e scientifiche;
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Gli atleti olimpici;
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La produzione di ceramiche finissime e monete raffinate.
Taranto greca e Magna Grecia
Taras e lo sviluppo culturale
Taranto fu una delle capitali culturali dell’antica Grecia occidentale. Era rinomata per la sua scuola pitagorica e per essere il luogo dove vissero e operarono figure come:
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Archita, filosofo, matematico e stratega, amico di Platone;
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Lisia e altri sofisti;
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Poeti lirici e musicisti.
Le arti, la filosofia e la tecnica militare si fusero in un contesto urbano vivace e raffinato.
Filosofi, atleti e artisti
Gli atleti tarantini si distinguevano nelle Olimpiadi antiche, mentre artisti locali esportavano vasi, sculture e ornamenti in tutta la Magna Grecia. Il patrimonio archeologico di quel periodo è oggi custodito nel celebre Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA).
L’epoca romana e medievale
Conquista romana
Nel 272 a.C., dopo una lunga resistenza e l’alleanza con Pirro, re dell’Epiro, Taranto cadde sotto il dominio romano. Pur mantenendo parte della sua autonomia, perse gradualmente il suo ruolo di grande potenza. Tuttavia, in epoca imperiale divenne un centro agricolo e portuale di rilievo, con:
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Anfiteatri e terme;
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Un fiorente commercio via mare;
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Strade romane che la collegavano a Brindisi e Metaponto.
Dominazioni bizantine, normanne e aragonesi
Nel Medioevo, Taranto fu più volte contesa e cambiò dominazione:
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Fu parte dell’Impero Bizantino fino all’arrivo dei Normanni;
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Divenne principato normanno, con una corte fiorente;
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Passò sotto il dominio svevo e poi aragonese, divenendo capitale del Regno di Napoli per brevi periodi.
È in questo periodo che si costruiscono alcune delle strutture più emblematiche della città.
La Città Vecchia e i suoi gioielli
Vicoli, palazzi e chiese
La Città Vecchia di Taranto, costruita su un’isola tra il Mar Grande e il Mar Piccolo, è un dedalo di vicoli stretti, corti, archi e balconi in ferro battuto. Qui si respira l’anima più antica della città, con:
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Palazzi nobiliari decadenti ma affascinanti;
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Chiese barocche e romaniche, come San Domenico Maggiore e San Cataldo;
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L’antico Duomo, tra i più antichi della Puglia.
Passeggiare nella Città Vecchia significa viaggiare nel tempo, tra profumi di mare, panni stesi e botteghe storiche.
Ipogei e architettura popolare
Sotto le abitazioni della città vecchia si sviluppa un sistema di ipogei e grotte scavate nella roccia, alcuni dei quali visitabili. Questi ambienti venivano usati come:
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Magazzini e cantine;
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Luoghi di culto e sepoltura;
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Rifugi e abitazioni nei secoli bui.
La città vecchia è oggi oggetto di progetti di recupero e valorizzazione culturale, con festival, musei diffusi e residenze artistiche.
Il Castello Aragonese e il Ponte Girevole
Storia del Castello
Il Castello Aragonese è il simbolo di Taranto. Costruito nel XV secolo su preesistenti fortificazioni bizantine, fu voluto da Ferdinando I d’Aragona per difendere la città dagli attacchi via mare. Successivamente fu adattato da Carlo V e impiegato come prigione militare.
Oggi è gestito dalla Marina Militare e visitabile. All’interno si trovano:
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Torri, camminamenti e fossati;
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Sale storiche e mostre;
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Una vista spettacolare sui Due Mari.
Funzione del Ponte tra i due mari
Il Ponte Girevole collega la città vecchia con quella nuova, attraversando il canale navigabile che unisce il Mar Grande al Mar Piccolo. Inaugurato nel 1887, è:
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Un’opera ingegneristica di pregio;
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Un simbolo identitario;
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Ancora oggi si apre per permettere il passaggio delle navi militari.
Ogni apertura del ponte è uno spettacolo per cittadini e turisti, che si affollano per vederlo ruotare.
I Due Mari di Taranto
Mar Grande e Mar Piccolo
Taranto è l’unica città italiana ad affacciarsi su due mari distinti:
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Il Mar Grande è l’ampia distesa marina che si estende verso il Golfo di Taranto e il Mar Ionio, ed è la sede del porto commerciale e militare.
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Il Mar Piccolo, chiuso e protetto, è una laguna salmastra divisa in due seni da una penisola centrale.
Questa configurazione unica ha favorito nei secoli:
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Un microclima favorevole alla pesca;
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La biodiversità di flora e fauna;
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La formazione di sorgenti di acqua dolce sottomarine (le “citri”).
Attività ittiche e mitilicoltura
Il Mar Piccolo è il cuore pulsante della mitilicoltura tarantina. Qui si coltivano le famose:
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Cozze nere di Taranto, apprezzate per la loro dolcezza e sapore;
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Ostriche e altri frutti di mare, in vasche e impianti galleggianti.
La mitilicoltura è una tradizione secolare e un’economia fondamentale per la città, oggi rivalutata anche in chiave turistica con:
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Visite agli allevamenti via barca;
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Degustazioni in riva al mare;
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Itinerari tra pescatori e laboratori artigianali.
Mare, natura e costa ionica
Litorale salentino tarantino
A sud della città si apre uno dei tratti costieri più belli della Puglia: spiagge bianche, mare turchese e pinete mediterranee. Le località più rinomate sono:
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San Pietro in Bevagna;
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Campomarino di Maruggio;
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Marina di Pulsano;
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Lido Silvana e Torre Ovo.
Questi luoghi offrono non solo mare da cartolina, ma anche servizi turistici, stabilimenti e spiagge libere immerse nella natura.
Riserve naturali e spiagge
Tra le aree protette più significative del territorio tarantino troviamo:
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Il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine, con canyon, boschi, sentieri e fauna selvatica;
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Le dune di Campomarino e i sistemi dunali di Torre Colimena, habitat ideali per escursioni, trekking e birdwatching.
La costa tarantina offre numerose opportunità per un turismo ecologico, sportivo e culturale, lontano dal caos e vicino all’anima autentica del Mediterraneo.
Musei, archeologia e arte
Museo Marta
Il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA) è uno dei più importanti musei d’Italia, e sicuramente il più significativo per la Magna Grecia. Le sue collezioni raccontano la storia della città attraverso:
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Reperti preistorici e messapici;
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Corredi funerari, vasi dipinti e terrecotte votive;
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Gli straordinari Ori di Taranto, gioielli d’oro finemente lavorati risalenti all’epoca ellenistica.
Il MArTA è una tappa imprescindibile per chi vuole comprendere la profondità culturale della città, e ospita anche laboratori didattici, mostre temporanee e tour virtuali.
Necropoli e templi antichi
Oltre al museo, Taranto conserva aree archeologiche diffuse che testimoniano la grandezza dell’antica Taras:
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Necropoli greche e romane, spesso scoperte nel sottosuolo urbano;
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Resti di templi dorici, colonne e mura difensive;
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Le tombe a camera dipinte, di cui alcune sono visitabili su appuntamento.
Il patrimonio archeologico è parte integrante del tessuto cittadino e convive con la Taranto moderna, creando un dialogo continuo tra passato e presente.
Taranto tra industria e rigenerazione urbana
Porto, acciaio e riconversione
Negli ultimi decenni, Taranto è stata nota anche per la sua vocazione industriale, in particolare con l’ex Ilva, il più grande complesso siderurgico d’Europa. Il porto, uno dei più importanti d’Italia, ha favorito lo sviluppo della logistica e del commercio internazionale.
Tuttavia, la città oggi sta vivendo una fase di transizione, puntando su:
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Green economy e riconversione ambientale;
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Valorizzazione del patrimonio culturale;
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Progetti urbani sostenibili e mobilità dolce.
Cultura e ambiente
Numerose associazioni locali, artisti, architetti e studenti partecipano a progetti di rigenerazione urbana. Alcuni esempi:
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Restauro di palazzi storici nella Città Vecchia;
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Creazione di spazi creativi come il Quartiere Tamburi Lab;
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Festival dedicati al cinema, all’ambiente e all’arte contemporanea.
Taranto sta lentamente ricostruendo la sua identità come città di cultura, inclusiva e resiliente.
Cucina tarantina e prodotti tipici
Cozze nere, riso patate e cozze
Il simbolo della gastronomia tarantina è la cozza nera, protagonista di moltissimi piatti locali:
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Cozze crude, con limone o pepe;
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Riso patate e cozze, piatto povero ma gustoso, amato in tutta la Puglia;
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Zuppe di frutti di mare, fritture miste e spaghetti con le cozze.
I ristoranti della città offrono il meglio della cucina marinara pugliese, spesso con vista sul mare e prodotti freschi pescati in giornata.
Dolci locali e pesce fresco
Altri piatti tipici includono:
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Tiella di riso al forno, con pomodoro, cipolla e cozze;
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Focaccia farcita, olive e verdure;
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Carteddate e porcedduzzi, dolci natalizi con miele, vincotto e spezie;
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Il pesce alla brace servito nelle trattorie del porto.
La cucina tarantina è generosa, schietta e legata al territorio, con ingredienti semplici e sapori autentici.
Turismo esperienziale e nuovi percorsi
Vie culturali e marine
Taranto è oggi una destinazione sempre più apprezzata per il turismo esperienziale, che unisce:
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Visite ai pescatori e ai mitilicoltori del Mar Piccolo;
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Tour in barca tra i due mari e le fortificazioni costiere;
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Itinerari archeologici guidati tra museo, necropoli e templi;
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Esperienze gastronomiche nei forni e nelle trattorie locali.
Sempre più diffusi sono i walking tour nella città vecchia, gli aperitivi nei palazzi storici restaurati e i pernottamenti in dimore d’epoca.
Escursioni subacquee e trekking costieri
Per gli amanti dell’avventura e della natura, Taranto offre anche:
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Escursioni in kayak o canoa nel Mar Piccolo;
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Trekking panoramici tra Gravine, pinete costiere e riserve naturali;
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Snorkeling e immersioni nei fondali di San Vito e Campomarino, dove si trovano anche relitti e resti archeologici sottomarini.
La città e il suo territorio sono perfetti per un turismo lento, consapevole e autentico.
Feste, riti e tradizioni religiose
Settimana Santa tarantina
Una delle manifestazioni religiose più sentite d’Italia è la Settimana Santa di Taranto. Le processioni, organizzate dalle confraternite storiche, sono momenti di:
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Silenzio, musica e preghiera lungo le strade della città vecchia;
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Penitenza e riflessione collettiva, con marce funebri e abiti tradizionali;
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Partecipazione intensa della cittadinanza e dei quartieri popolari.
Questa tradizione coinvolge turisti, fotografi, fedeli e appassionati di cultura popolare.
Madonna della Salute e feste patronali
Tra le altre ricorrenze:
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La festa della Madonna della Salute, a novembre, con sfilate e luminarie;
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Le sagre di quartiere, dove si celebrano i prodotti locali e la cucina tradizionale;
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Eventi musicali, jazz, folk e teatro che animano le piazze in estate.
Conclusione
Taranto è una città sospesa tra passato e futuro. Custodisce la memoria millenaria della Magna Grecia, la spiritualità dei suoi riti antichi, l’identità profonda dei pescatori e la voglia di riscatto dei suoi quartieri. È il luogo dove il mare abbraccia la storia, e il mito si intreccia con la realtà.
Chi visita Taranto scopre un’anima mediterranea autentica, complessa, intensa, fatta di suoni, sapori, immagini e racconti. Una città che non si dimentica facilmente, ma anzi lascia un segno profondo in chi la incontra davvero.
Aggiunto da: dinuzzom
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