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Lecce: la città del barocco tra pietra dorata, rovine romane e spirito salentino

Scopri Lecce, la perla del Salento tra arte barocca, rovine romane, pasticciotti e tradizione. Una guida completa alla città più affascinante della Puglia.


Origine del nome e fondazione antica

Etimologia

Il nome “Lecce” deriverebbe dall’antico toponimo Lupiae, legato alla parola latina lupus (lupo), animale simbolo della città. Secondo la leggenda, la fondazione sarebbe attribuita a un eroe cretese, Malennio, che la fondò dopo la guerra di Troia. Altri studi indicano radici messapiche, confermate dai ritrovamenti archeologici.

Lecce messapica, romana e medievale

Lecce fu fondata dai Messapi, popolazione italica che abitava il Salento prima della colonizzazione romana. Successivamente, con la conquista romana, divenne un centro urbano di rilievo, noto come Lupiae.

Durante l’Impero, Lecce si arricchì di strutture monumentali, come l’Anfiteatro e il Teatro romano, ancora oggi visibili nel cuore della città.

Nel Medioevo, Lecce fu sotto il dominio bizantino, normanno, svevo e aragonese, divenendo una delle città più prospere della Terra d’Otranto.

 


Il barocco leccese

Origine del barocco

Tra XVII e XVIII secolo, Lecce visse un periodo di fervore artistico senza precedenti. Grazie alla pietra leccese, tenera e facile da scolpire, la città si trasformò in un cantiere a cielo aperto.

Si affermò uno stile architettonico unico, oggi noto come barocco leccese, caratterizzato da:

  • Ricche decorazioni floreali;

  • Mascheroni e cherubini;

  • Facciate teatrali e scenografiche.

Questo stile coinvolse chiese, palazzi, conventi e portali privati, regalando alla città un volto inconfondibile.

I maestri scalpellini e l’arte della pietra leccese

I protagonisti di questo splendore furono i maestri scalpellini salentini, veri artisti capaci di trasformare la pietra in merletti. I loro nomi – Giuseppe Zimbalo, Francesco Antonio Zimbalo, Cesare Penna – sono incisi nella storia dell’arte locale.

La pietra leccese, color miele, ha la particolarità di cambiare sfumatura alla luce del giorno, donando agli edifici un effetto caldo e avvolgente.

Monumenti principali del centro storico

Basilica di Santa Croce

La Basilica di Santa Croce è il capolavoro indiscusso del barocco leccese. Costruita tra il XVI e il XVII secolo, la sua facciata è un vero tripudio di sculture:

  • Ghirlande floreali, putti, animali mitologici e motivi allegorici;

  • Un grande rosone centrale in pietra che domina la scena;

  • Colonne scanalate e architravi riccamente scolpiti.

All’interno, la basilica è altrettanto sontuosa, con navate luminose, cappelle laterali decorate e un imponente altare maggiore. È il simbolo di Lecce, visitata ogni anno da migliaia di turisti e appassionati d’arte.

Piazza Duomo

Piazza Duomo di Lecce è una delle piazze chiuse più belle d’Europa, accessibile da un solo varco che crea un effetto scenografico di grande impatto. Vi si affacciano:

  • La Cattedrale di Maria Santissima Assunta (Duomo), ristrutturata da Giuseppe Zimbalo;

  • Il Campanile alto 72 metri, visibile da tutta la città;

  • Il Palazzo Vescovile e il Seminario, entrambi decorati in stile barocco.

La piazza è splendida sia di giorno, quando risplende di luce calda, che di sera, quando è illuminata in modo suggestivo.

Anfiteatro romano

Nel cuore di Piazza Sant’Oronzo, l’Anfiteatro romano di Lecce è uno dei segni più evidenti della presenza romana in città. Scoperto all’inizio del Novecento, risale al I-II secolo d.C. e poteva ospitare fino a 25.000 spettatori.

Oggi è parzialmente visibile e sede di eventi culturali, concerti e spettacoli estivi, incorniciato dalle architetture moderne che convivono armoniosamente con la storia antica.

 


Chiese, palazzi e architettura civile

Palazzo dei Celestini

Adiacente alla Basilica di Santa Croce, il Palazzo dei Celestini fu inizialmente un convento e oggi è sede della Prefettura. Le sue facciate lineari ma decorate riflettono la perfetta simmetria del barocco leccese. Al suo interno si trovano sale storiche e un chiostro rinascimentale.

Chiesa di Sant’Irene

Dedicata alla santa protettrice della città fino al Seicento, Sant’Irene dei Teatini è un altro capolavoro del barocco salentino. La facciata è elegante, con colonne corinzie e statue, mentre l’interno è a croce latina, arricchito da tele, stucchi e decorazioni dorate.

Porta Napoli

Porta Napoli è uno degli accessi monumentali alla città vecchia. Costruita nel 1548 in onore di Carlo V, segna simbolicamente l’ingresso nella Lecce antica. Alta, armoniosa e impreziosita da colonne ioniche, rappresenta il connubio tra funzionalità difensiva e estetica rinascimentale.

Lecce romana e archeologia

Anfiteatro e Teatro romano

Oltre all’Anfiteatro, Lecce custodisce anche il Teatro romano, situato in una zona meno turistica ma altrettanto affascinante. Scoperto casualmente nei primi del ‘900, il teatro è databile al II secolo d.C. e poteva contenere circa 5.000 spettatori.

Oggi è visitabile e talvolta utilizzato per piccoli eventi culturali, e consente di immaginare l’antico passato imperiale della città.

Museo archeologico e ipogei

Il principale centro espositivo è il Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano”, uno dei più antichi della Puglia. Al suo interno si possono ammirare:

  • Reperti messapici e romani;

  • Sculture, mosaici e sarcofagi;

  • Ricostruzioni urbane e sezioni didattiche multimediali.

Lecce è anche una città “nascosta”: sotto il livello stradale si snodano ipogei, pozzi e passaggi sotterranei, alcuni dei quali visitabili grazie a percorsi guidati tra cantine storiche e antiche cisterne.


Cultura, musei e artigianato

Cartapesta leccese

Una delle arti più rappresentative di Lecce è la cartapesta. Introdotta nel XVII secolo per la produzione di statue religiose leggere e resistenti, è diventata oggi un simbolo della città.

Passeggiando per il centro, si incontrano botteghe artigiane che creano:

  • Statue di santi e presepi;

  • Maschere e figure allegoriche;

  • Sculture decorative e oggetti di design contemporaneo.

Il Museo della Cartapesta, all’interno del Castello Carlo V, racconta questa tradizione secolare con esempi storici e mostre temporanee.

Museo Castromediano e gallerie d’arte

Oltre al Museo archeologico, Lecce offre una vivace scena culturale:

  • La Galleria d’Arte leccese, con opere di pittori pugliesi e mostre fotografiche;

  • Il Castello Carlo V, sede di esposizioni temporanee, eventi e laboratori;

  • Le numerose fondazioni culturali, che promuovono letteratura, musica e arte contemporanea.

Lecce è una città che vive la cultura a ogni angolo, e dove anche una semplice passeggiata si trasforma in esperienza artistica.

Lecce universitaria e contemporanea

Università del Salento

Fondata nel 1955, l’Università del Salento è oggi uno dei poli culturali più dinamici del Mezzogiorno. Conta diverse facoltà tra cui:

  • Lettere e Filosofia;

  • Giurisprudenza;

  • Scienze sociali, dell’educazione e della formazione;

  • Ingegneria e Beni Culturali.

L’ateneo attira studenti da tutta Italia e dall’estero, creando una vivace atmosfera multiculturale, con eventi accademici, festival scientifici e iniziative di innovazione urbana.

Eventi, festival e giovani creativi

Lecce è diventata un punto di riferimento per artisti emergenti, creativi digitali e start-up. Ogni anno si tengono eventi come:

  • Lecce Festival della Letteratura;

  • La Notte della Taranta (evento diffuso nel Salento);

  • Concerti, cinema all’aperto, mostre d’arte indipendente.

Le piazze si trasformano in spazi condivisi per musica, teatro e performance artistiche, rendendo Lecce una città viva tutto l’anno.

 


Cucina leccese e tradizioni culinarie

Pasticciotti e rustici

Impossibile visitare Lecce senza assaggiare i suoi iconici:

  • Pasticciotti, dolci ovali di pasta frolla ripieni di crema pasticcera, spesso gustati caldi;

  • Rustici leccesi, dischi di pasta sfoglia ripieni di besciamella, mozzarella e pomodoro, perfetti come street food.

Questi prodotti sono simbolo della tradizione e si trovano in ogni forno e bar della città.

Ciceri e tria, pittule, vino e olio

La cucina salentina è fatta di piatti semplici e saporiti:

  • Ciceri e tria, pasta con ceci, in parte fritta;

  • Pittule, palline di pasta lievitata fritte, anche ripiene (con baccalà, cime di rapa, pomodori secchi);

  • Frise, pane biscottato condito con pomodoro fresco e olio d’oliva.

Il vino Negroamaro e l’olio extravergine di oliva completano ogni pasto, celebrando i sapori del territorio.

 


Feste religiose e tradizioni popolari

Festa di Sant’Oronzo

Patrono di Lecce insieme a San Giusto e San Fortunato, Sant’Oronzo viene celebrato il 26 agosto con:

  • Processioni solenni;

  • Luminarie artistiche;

  • Concerti e fuochi pirotecnici.

È un momento di grande partecipazione collettiva, che unisce spiritualità e festa popolare in pieno stile salentino.

Riti pasquali e sagre locali

Le celebrazioni pasquali a Lecce sono molto sentite, con processioni suggestive e cori polifonici. Durante l’anno si svolgono numerose sagre, dove è possibile degustare prodotti tipici in ambienti autentici, tra musica, danze e artigianato locale.

Natura e dintorni

Parco di Rauccio

A pochi chilometri da Lecce si trova il Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio, una delle ultime testimonianze della foresta planiziale mediterranea. Quest’area verde ospita:

  • Querce secolari e flora endemica;

  • Sentieri per escursionisti e cicloturisti;

  • Zone umide, stagni e percorsi educativi per le famiglie.

Un’oasi di tranquillità ideale per picnic, birdwatching e attività all’aria aperta.

Mare vicino: San Cataldo, Torre Chianca, Frigole

Lecce non ha un centro balneare urbano, ma il mare dista appena 10-15 km. Le località marine più amate dai leccesi sono:

  • San Cataldo, storica marina con pineta e lidi sabbiosi;

  • Torre Chianca, famosa per le sue acque cristalline e le antiche colonne romane sommerse;

  • Frigole, tranquilla e adatta a famiglie, circondata da paesaggi agricoli.

Queste località offrono un’alternativa rilassante alle spiagge più affollate del Salento.

 


Lecce by night e turismo lento

Movida in centro

La sera, Lecce si anima con una movida elegante e rilassata. Le piazze principali, come Piazza Sant’Oronzo, Piazza Mazzini e Piazza Duomo, si trasformano in salotti a cielo aperto, dove si può:

  • Gustare un aperitivo con vino locale e specialità salentine;

  • Ascoltare musica dal vivo;

  • Partecipare a spettacoli teatrali e letture pubbliche.

Il centro è ricco di cocktail bar, enoteche e bistrot, perfetti per godersi la città anche di notte.

B&B, botteghe e itinerari esperienziali

Lecce è una meta perfetta per il turismo lento e sostenibile. I visitatori possono soggiornare in:

  • B&B nel centro storico ricavati da dimore barocche;

  • Masserie ristrutturate nei dintorni, con corsi di cucina e degustazioni.

Sono sempre più diffusi gli itinerari esperienziali, come:

  • Workshop di cartapesta;

  • Tour guidati tra le chiese barocche;

  • Visite teatralizzate notturne;

  • Laboratori di cucina tipica o ceramica.

Conclusione

Lecce è una città che incanta: un connubio tra l’antico e il contemporaneo, tra arte e ospitalità, tra spiritualità e creatività. Il suo barocco luminoso, le strade scolpite nella pietra dorata, i riti e i sapori del Salento ne fanno una destinazione unica nel panorama italiano.

È la città dove ogni facciata racconta una storia, ogni piatto una tradizione, ogni piazza un incontro. Visitarla significa entrare in contatto con l’anima più profonda del Sud.

Aggiunto da: dinuzzom

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