
Copertura degli specchi durante il lutto
Pubblicata il 23/04/2025
Copertura degli Specchi Durante un Lutto: Origini, Significato e Misteri di un’Antica Usanza
Scopri l’antica tradizione della copertura degli specchi durante un lutto: origine, significato simbolico e curiosità su uno dei riti funebri più affascinanti e misteriosi.
La morte ha sempre suscitato timori, rispetto e un bisogno profondo di ritualizzare il distacco tra la vita e l’aldilà. Tra le molteplici usanze nate per accompagnare il dolore e gestire l’ignoto, una delle più enigmatiche è senza dubbio quella della copertura degli specchi durante un lutto. Una pratica tanto silenziosa quanto ricca di significati, che affonda le sue radici in epoche lontane e si è tramandata fino ai giorni nostri in alcune culture e regioni.
Ma da dove nasce questa usanza? Qual è il suo vero significato? E perché lo specchio, oggetto quotidiano e apparentemente innocuo, diventa protagonista di tante superstizioni legate alla morte?
Introduzione: Il Fascino delle Tradizioni Funebri
Ogni cultura ha sviluppato riti e simboli per affrontare il mistero della morte. I funerali non sono solo un momento di commiato, ma anche un insieme di gesti codificati che aiutano i vivi a elaborare il lutto e a rispettare il passaggio del defunto nell’aldilà.
Tra questi riti, la copertura degli specchi rappresenta un gesto semplice ma carico di simbolismo, presente in forme diverse in molte parti del mondo. Questa pratica, spesso avvolta dal silenzio e dal rispetto, racconta molto del rapporto tra l’uomo, il proprio riflesso e il confine tra vita e morte.
Origine della Copertura degli Specchi Durante un Lutto
L’usanza di coprire gli specchi durante un lutto ha origini antiche e complesse. Non esiste un solo punto di partenza, ma piuttosto un intreccio di credenze che si sono sviluppate in varie culture.
Le Prime Tracce nella Cultura Ebraica e Cristiana
Una delle prime testimonianze codificate di questa pratica si ritrova nella tradizione ebraica, durante il periodo dello “Shivah”, i sette giorni di lutto. In questo contesto, gli specchi vengono coperti per evitare la vanità e la distrazione, invitando i familiari a concentrarsi sulla memoria del defunto e sulla riflessione spirituale, piuttosto che sull’aspetto esteriore.
Nel mondo cristiano, soprattutto nelle aree rurali e nel sud Italia, la pratica si diffuse con sfumature diverse, legandosi più a credenze popolari e superstizioni che a precetti religiosi ufficiali.
Il Significato Simbolico della Copertura degli Specchi
Lo Specchio come Porta per l’Aldilà
In molte culture antiche, lo specchio non era visto solo come un oggetto riflettente, ma come una soglia tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Si credeva che, dopo un decesso, l’anima del defunto potesse rimanere intrappolata nello specchio, incapace di trovare la via verso l’aldilà. Coprire gli specchi era quindi un gesto di protezione per l’anima, per impedirle di vagare o di essere catturata.
Protezione dei Vivi: Evitare di “Specchiarsi nel Dolore”
Un’altra interpretazione riguarda i vivi: guardarsi allo specchio durante il lutto era considerato di cattivo auspicio, poiché si pensava che il riflesso potesse mostrare segni della morte o attirare sventure future. In alcune credenze popolari, si temeva addirittura di vedere l’immagine del defunto riflessa accanto alla propria.
Coprire gli specchi significava quindi tutelare chi restava, evitando incontri indesiderati con il soprannaturale e ricordando che, in un momento di dolore, l’attenzione non doveva essere rivolta all’apparenza.
Diffusione dell’Usanza nel Mondo
Questa pratica non è esclusiva dell’Europa o delle tradizioni ebraico-cristiane. La copertura degli specchi durante un lutto ha trovato spazio in molte culture:
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In Russia e nei paesi slavi, gli specchi venivano coperti fino al termine del funerale.
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In alcune zone della Cina, era uso coprire specchi e finestre per evitare che lo spirito del defunto si riflettesse o fuggisse senza completare il rituale.
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In Germania e Austria, la tradizione era diffusa nelle campagne fino al secolo scorso.
L’Italia e il Sud: Le Tradizioni Siciliane e Meridionali
Nel sud Italia, e in particolare in Sicilia, questa usanza era molto sentita fino a qualche decennio fa. Nelle case colpite da un lutto, venivano coperti tutti gli specchi con drappi scuri o con lenzuola bianche, mentre le finestre venivano parzialmente oscurate come segno di rispetto. Era un gesto discreto ma eloquente, che comunicava la presenza della morte e il bisogno di distacco dalla quotidianità.
Curiosità e Superstizioni Legate agli Specchi e alla Morte
Gli specchi da sempre affascinano e inquietano l’immaginario collettivo. Oggetti apparentemente semplici, riflettono più di un’immagine: riflettono credenze profonde, paure ancestrali e misteri legati all’invisibile.
Spezzare uno Specchio porta Sette Anni di Sventura
Tra le superstizioni più note al mondo, quella secondo cui rompere uno specchio porti sette anni di sfortuna ha origini antiche. Già i Romani credevano che lo specchio riflettesse l’anima e che danneggiarlo significasse infrangere la propria essenza spirituale. Il numero sette era legato ai cicli vitali della rigenerazione. Rompere uno specchio, dunque, condannava a un lungo periodo di negatività, fino alla “guarigione” dell’anima.
Gli Specchi e i Vampiri: Perché Non Si Riflettono?
Nel folklore europeo, si dice che i vampiri non abbiano riflesso negli specchi. Questo perché lo specchio, simbolicamente, riflette l’anima, e creature maledette o senza spirito, come i vampiri, non potrebbero apparirvi. Questa leggenda ha alimentato racconti gotici, romanzi e film, consolidando il legame tra specchi e mondo ultraterreno.
L’Usanza Oggi: Tra Tradizione e Oblio
Con il passare dei decenni e l’avvento della modernità, molte tradizioni legate al lutto, compresa la copertura degli specchi, si sono progressivamente perse. Nelle società contemporanee, il rapporto con la morte è diventato più distante, spesso medicalizzato o relegato agli ambienti funerari.
Tuttavia, in alcune zone rurali o tra le famiglie più legate alla tradizione, questa usanza sopravvive, magari reinterpretata. C’è chi copre ancora gli specchi per rispetto, o semplicemente per seguire un rituale tramandato dai nonni, senza conoscerne a fondo l’origine.
Negli ultimi anni, con il ritorno dell’interesse verso il folklore e le radici culturali, alcuni gesti come questo vengono riscoperti e rivalutati come parte integrante del patrimonio immateriale di molte comunità.
Il Ruolo degli Specchi nei Riti Funebri di Altre Culture
In molte culture, lo specchio continua ad avere un ruolo particolare nei momenti di passaggio tra la vita e la morte:
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Nella tradizione cinese, si evitano specchi durante i funerali per impedire che i vivi vedano spiriti.
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In alcune credenze africane, gli specchi vengono girati verso il muro per “chiudere” il mondo degli spiriti.
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Nella cultura ebrea, come visto, gli specchi vengono coperti durante lo Shivah per invitare all’introspezione spirituale.
Questa presenza trasversale dimostra come l’uomo, a ogni latitudine, senta il bisogno di controllare e ritualizzare il riflesso in momenti delicati come la morte.
Interpretazioni Psicologiche e Sociologiche
Dal punto di vista psicologico, la copertura degli specchi può essere letta come un modo per proteggere il lutto dalla distrazione dell’apparenza. In un momento in cui l’attenzione dovrebbe essere rivolta al ricordo e all’elaborazione del dolore, guardarsi allo specchio potrebbe rappresentare una fuga o un confronto scomodo con la propria vulnerabilità.
Sociologicamente, questi gesti rafforzano il senso di comunità e continuità con il passato. Anche se non se ne comprende sempre il significato, seguire un rituale offre conforto e struttura in un momento di caos emotivo come la perdita di una persona cara.
Cinema, Letteratura e Arte: Gli Specchi come Simbolo di Passaggio
Gli specchi sono onnipresenti nella cultura popolare come simbolo di ambiguità, verità nascoste e passaggi verso altre dimensioni. Da Alice attraverso lo specchio di Lewis Carroll ai tanti film horror in cui lo specchio diventa portale per spiriti e fantasmi, questo oggetto continua a esercitare un fascino magnetico.
Anche nel cinema, spesso si rappresenta il gesto di coprire gli specchi nelle scene di lutto, a sottolineare quel confine sottile tra visibile e invisibile, tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Conclusione: Il Riflesso dell’Anima tra Vita e Morte
La tradizione della copertura degli specchi durante un lutto ci ricorda quanto l’essere umano abbia bisogno di simboli per affrontare l’ignoto. In un’epoca in cui molte di queste usanze vengono dimenticate, riscoprirne il significato non significa cedere alla superstizione, ma riconoscere il valore culturale e psicologico di riti che aiutano a dare senso ai momenti più difficili della vita.
Gli specchi, da semplici oggetti, si trasformano così in metafore del rapporto tra noi stessi e ciò che non possiamo vedere: l’aldilà, la memoria, il riflesso di ciò che siamo stati e di ciò che resta dopo di noi.
In un mondo sempre più rapido e digitale, forse varrebbe la pena fermarsi ogni tanto a riflettere – o a non riflettere – davanti a uno specchio coperto, ricordando che alcune tradizioni servono non solo a onorare i morti, ma anche a proteggere i vivi.
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