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Asti: tra torri medievali, vino e cultura millenaria nel cuore del Monferrato

 

 Scopri Asti, città del vino e delle torri medievali, tra palazzi storici, Palio e tradizioni enogastronomiche. Una guida ricca e dettagliata nel cuore del Piemonte.


Origine del nome e prime testimonianze

Etimologia

Il nome Asti deriva dal termine latino Hasta, probabilmente riferito a una lancia votiva che segnava un antico luogo sacro. Con il tempo, la città venne chiamata Hasta Pompeia, in onore del console romano Gneo Pompeo Strabone, che la rifondò in età repubblicana come colonia militare.

Asti romana: Hasta Pompeia

Durante il periodo romano, Asti si affermò come un importante nodo viario e commerciale sulla via Fulvia, che collegava Torino a Piacenza. I resti archeologici testimoniano un insediamento vivace: un anfiteatro, tratti di mura, tombe e oggetti d’uso quotidiano. La città fu anche sede di uno dei primi vescovati del Piemonte, sin dal IV secolo d.C.

 


Asti nel Medioevo e l’età delle torri

Comune libero e potenza economica

Tra il X e il XIII secolo, Asti visse una delle sue epoche d’oro. Divenne un comune libero e una potenza economica grazie alle sue attività bancarie e mercantili, tanto da avere proprie filiali in tutta Europa. Fu anche tra le prime città italiane a coniare una moneta autonoma, il denaro astese.

Le torri e le famiglie nobili

Durante il Medioevo, Asti fu caratterizzata da una straordinaria proliferazione di torri: si dice che ne sorgessero più di cento, simbolo della potenza delle famiglie nobili e dei loro contrasti politici. Oggi ne restano una ventina, tra cui spiccano:

 

  • Torre Troyana, la più alta della città, che domina il paesaggio urbano;

  • Torre Comentina, esempio di architettura difensiva;

  • Torre de Regibus, residuo dell’antico palazzo imperiale.

Queste torri fanno di Asti una delle città medievali meglio conservate del Piemonte, tanto da essere soprannominata la “San Gimignano del Nord”.

 


Il Rinascimento e l’epoca sabauda

Asti sotto i Savoia

Dal XV secolo, Asti entrò gradualmente nell’orbita del Ducato di Savoia, che ne fece un importante centro amministrativo e strategico. La città visse una fase di trasformazioni architettoniche e urbanistiche, con la costruzione di palazzi rinascimentali, chiese barocche e piazze eleganti.

Evoluzione urbana

Il centro storico si arricchì di nuovi assi viari e piazze come Piazza Alfieri e Piazza San Secondo, diventando sempre più simile a una piccola capitale. Le famiglie nobili come i Gattinara, gli Alfieri e i Paleologi commissionarono opere d’arte, affreschi e biblioteche.

 

Asti: tra torri medievali, vino e cultura millenaria nel cuore del Monferrato

Scopri Asti, città del vino e delle torri medievali, tra palazzi storici, Palio e tradizioni enogastronomiche. Una guida ricca e dettagliata nel cuore del Piemonte.


Origine del nome e prime testimonianze

Etimologia

Il nome Asti deriva dal termine latino Hasta, probabilmente riferito a una lancia votiva che segnava un antico luogo sacro. Con il tempo, la città venne chiamata Hasta Pompeia, in onore del console romano Gneo Pompeo Strabone, che la rifondò in età repubblicana come colonia militare.

Asti romana: Hasta Pompeia

Durante il periodo romano, Asti si affermò come un importante nodo viario e commerciale sulla via Fulvia, che collegava Torino a Piacenza. I resti archeologici testimoniano un insediamento vivace: un anfiteatro, tratti di mura, tombe e oggetti d’uso quotidiano. La città fu anche sede di uno dei primi vescovati del Piemonte, sin dal IV secolo d.C.

 


Asti nel Medioevo e l’età delle torri

Comune libero e potenza economica

Tra il X e il XIII secolo, Asti visse una delle sue epoche d’oro. Divenne un comune libero e una potenza economica grazie alle sue attività bancarie e mercantili, tanto da avere proprie filiali in tutta Europa. Fu anche tra le prime città italiane a coniare una moneta autonoma, il denaro astese.

Le torri e le famiglie nobili

Durante il Medioevo, Asti fu caratterizzata da una straordinaria proliferazione di torri: si dice che ne sorgessero più di cento, simbolo della potenza delle famiglie nobili e dei loro contrasti politici. Oggi ne restano una ventina, tra cui spiccano:

 

  • Torre Troyana, la più alta della città, che domina il paesaggio urbano;

  • Torre Comentina, esempio di architettura difensiva;

  • Torre de Regibus, residuo dell’antico palazzo imperiale.

Queste torri fanno di Asti una delle città medievali meglio conservate del Piemonte, tanto da essere soprannominata la “San Gimignano del Nord”.


Il Rinascimento e l’epoca sabauda

Asti sotto i Savoia

Dal XV secolo, Asti entrò gradualmente nell’orbita del Ducato di Savoia, che ne fece un importante centro amministrativo e strategico. La città visse una fase di trasformazioni architettoniche e urbanistiche, con la costruzione di palazzi rinascimentali, chiese barocche e piazze eleganti.

Evoluzione urbana

Il centro storico si arricchì di nuovi assi viari e piazze come Piazza Alfieri e Piazza San Secondo, diventando sempre più simile a una piccola capitale. Le famiglie nobili come i Gattinara, gli Alfieri e i Paleologi commissionarono opere d’arte, affreschi e biblioteche.

Architettura religiosa e civica

Cattedrale di Santa Maria Assunta

La Cattedrale di Asti, intitolata a Santa Maria Assunta e San Gottardo, è uno dei più grandi e importanti esempi di gotico piemontese. L’attuale edificio, completato nel XV secolo, sorge su un preesistente luogo di culto paleocristiano. La facciata in cotto e pietra, il maestoso rosone e il campanile imponente introducono a un interno ricco di affreschi, altari marmorei e opere d’arte sacra. Il coro ligneo, il ciborio gotico e la cripta romanica rappresentano gioielli d’arte e fede.

San Secondo, palazzi e torri

La Collegiata di San Secondo, patrono della città, si affaccia sull’omonima piazza ed è al centro della vita religiosa e popolare astigiana. Ogni anno, qui ha luogo la benedizione dei cavalli prima del Palio.

A pochi passi, Palazzo Civico, Palazzo Alfieri (casa natale del poeta Vittorio Alfieri), e le torri medievali contribuiscono a creare un paesaggio urbano stratificato e suggestivo, che racconta secoli di storia.

 


Il Palio di Asti: tradizione e spettacolo

Storia del Palio

Il Palio di Asti è tra i più antichi d’Italia, documentato sin dal 1275. La corsa dei cavalli si svolge ogni anno a settembre e rappresenta l’anima popolare e identitaria della città. Originariamente legato a celebrazioni religiose e alla devozione per San Secondo, oggi è un evento di grande richiamo turistico.

I rioni e la corsa

Ogni rione, borgo o comune del territorio partecipa con il proprio cavallo e fantino, preceduto da un corteo storico in costume d’epoca, con oltre 1200 figuranti. La corsa si tiene in Piazza Alfieri, trasformata per l’occasione in un’arena sabbiosa.

Il Palio è un momento in cui si uniscono tradizione, competizione, folklore e identità territoriale, coinvolgendo tutta la popolazione in una festa corale che culmina con la premiazione del vincitore.

 


Asti e il vino: una capitale enologica

Asti Spumante e Moscato

Asti è universalmente conosciuta per essere la patria di due celebri vini dolci:

 

  • Asti Spumante DOCG: uno dei più apprezzati spumanti italiani, con metodo Charmat;

  • Moscato d’Asti DOCG: vino aromatico, dolce e delicatamente frizzante, perfetto con dessert.

Questi vini, derivanti dall’uva moscato bianco, sono tutelati dal Consorzio dell’Asti, con sede proprio in città. La zona del Monferrato, con il suo paesaggio collinare unico, è patrimonio UNESCO e offre cantine storiche, enoteche e degustazioni tutto l’anno.

Strade del vino e cantine storiche

Asti è punto di partenza delle Strade del vino del Monferrato, itinerari tra vigneti, agriturismi, castelli e borghi pittoreschi. Cantine come Contratto, Gancia, Coppo e Fontanafredda accolgono i visitatori con visite guidate, percorsi sensoriali e abbinamenti enogastronomici che esaltano la qualità dei prodotti locali.

Musei, cultura e vita artistica

Palazzo Mazzetti

Il principale polo museale della città è Palazzo Mazzetti, edificio nobiliare del XVII secolo oggi sede della Fondazione Asti Musei. Qui si trovano collezioni d’arte che spaziano dal Rinascimento all’età contemporanea, oltre a mostre temporanee di rilievo internazionale. Le sale affrescate, i mobili d’epoca e le sculture arricchiscono l’esperienza culturale, rendendolo un punto di riferimento per studiosi e turisti.

Teatro Alfieri, mostre e festival

Il Teatro Alfieri, intitolato al poeta e drammaturgo astigiano Vittorio Alfieri, ospita una stagione ricca di prosa, concerti, balletto e opere liriche. Durante l’anno, Asti è animata da festival culturali, come:

 

  • Il Festival delle Sagre Astigiane;

  • La Douja d’Or, concorso vinicolo nazionale;

  • Eventi legati al Settembre Astigiano, mese clou della cultura locale.

Le gallerie private, le biblioteche e le scuole d’arte completano un’offerta culturale vivace e partecipata.


Gastronomia astigiana

Piatti tipici

La cucina astigiana è uno degli esempi più raffinati del Piemonte, con un connubio perfetto tra ingredienti semplici e preparazioni elaborate. Tra i piatti più tipici:

 

  • Agnolotti al plin, spesso serviti con burro e salvia o sugo d’arrosto;

  • Bollito misto, servito con salse varie, come il bagnet vert e il bagnet ross;

  • Risotto al Barbera, saporito e profumato;

  • Tajarin, pasta fresca all’uovo sottilissima, condita con sugo di carne o tartufo.

 

Dolci, tartufi e prodotti locali

 

Asti è anche patria di dolci straordinari:

 

  • Torta di nocciole, con la famosa Nocciola Piemonte IGP;

  • Amaretti morbidi e finocchini;

  • Dolci al cucchiaio come il bonet, a base di cacao, amaretto e rum.

Il tartufo bianco è un’eccellenza locale, celebrato in sagre e ristoranti stellati. Inoltre, i formaggi di capra, i salumi artigianali e il pane casereccio cotto a legna arricchiscono il panorama gastronomico astigiano.

 

Feste popolari e manifestazioni storiche

Sagre e mercati

Il Festival delle Sagre Astigiane, che si tiene ogni settembre, è una delle manifestazioni più amate del Piemonte. Più di 40 pro loco del territorio allestiscono stand in Piazza Campo del Palio, servendo oltre 80 piatti tipici. La manifestazione è accompagnata da un corteo storico con oltre 3.000 figuranti in abiti tradizionali, rievocando la vita contadina del passato.

Festival delle Sagre e Douja d’Or

La Douja d’Or è il concorso nazionale dedicato ai vini DOC e DOCG italiani, e trasforma Asti in una vetrina del gusto e della cultura enologica. Per due settimane, degustazioni, eventi, laboratori e concerti animano le vie del centro e promuovono il territorio.

 


Natura e dintorni collinari

Il Monferrato

Asti è il cuore pulsante del Monferrato, terra di colline dolci, castelli medievali e vigneti a perdita d’occhio. Questo paesaggio, insieme a Langhe e Roero, è stato riconosciuto Patrimonio UNESCO, grazie alla bellezza paesaggistica e alla cultura vinicola millenaria.

Passeggiate, vigne e paesaggi

Le campagne astigiane sono perfette per:

 

  • Passeggiate panoramiche tra i filari d’uva;

  • Itinerari in bicicletta o e-bike tra cantine e borghi;

  • Pic-nic nelle vigne, escursioni tra noccioleti e uliveti.

Località come Costigliole d’Asti, Montemagno, Castagnole delle Lanze, e Canelli meritano una visita per il loro fascino rustico e autentico.

 

Conclusione

Asti è una città che sorprende. Dietro il suo volto elegante e ordinato si cela un’anima antica, vivace e fiera. Le sue torri medievali, le piazze storiche, il profumo del mosto nei cortili, le voci nei mercati, il galoppo del Palio, raccontano una storia collettiva che si tramanda da secoli.

È un luogo dove arte, tradizione, vino e umanità convivono in armonia, dove ogni pietra ha un passato e ogni piatto un significato. Asti è cultura da gustare, camminare, ascoltare. È la porta nobile del Monferrato, il cuore vivo di una regione fatta di bellezza e verità.

Aggiunto da: dinuzzom

Comuni

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