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Isernia: la città più antica d’Europa tra storia, archeologia e tradizioni vive

Scopri Isernia, tra le città più antiche d’Europa: dal paleolitico ai Sanniti, dalla Fontana Fraterna alla cucina molisana. Una guida culturale e turistica alla perla del Molise interno.


Origine del nome e storia antichissima

Etimologia

Il nome Isernia deriva da Aesernia, toponimo latino di origine osca o sannitica. Le prime attestazioni risalgono all’epoca preromana, ma alcune ipotesi fanno risalire il significato del termine a “luogo sacro” o “acqua che scorre”, in riferimento alle numerose sorgenti che attraversano il territorio.

Il sito paleolitico e i Sanniti

Isernia è considerata la città più antica d’Europa abitata continuativamente, grazie alla scoperta nel 1979 del sito archeologico di La Pineta, che conserva resti di Homo heidelbergensis datati a circa 700.000 anni fa. È uno dei luoghi simbolo della preistoria europea, e oggi ospita un museo innovativo.

Durante l’età del ferro, il territorio fu abitato dai Sanniti Pentri, un popolo italico fiero e bellicoso, che costruì fortificazioni, templi e necropoli. Isernia fu una delle città principali del loro sistema tribale, prima di essere conquistata da Roma.


Isernia romana: Aesernia e la colonia augustea

Il foro, il ponte romano, le terme

Con la sconfitta dei Sanniti nel 293 a.C., Isernia divenne colonia romana e fu ribattezzata Colonia Julia Augusta Aesernia. La città conobbe un’importante riorganizzazione urbanistica: vennero edificati il foro, le terme, un acquedotto, e strade lastricate che ancora oggi affiorano nel centro storico.

Il Ponte Cardarelli, situato nella parte bassa della città, è una testimonianza dell’abilità ingegneristica romana: costruito in blocchi di pietra calcarea, è ancora oggi percorribile e perfettamente conservato.

 


Il Medioevo e la città murata

Invasioni e ricostruzioni

Con la caduta dell’Impero Romano, Isernia attraversò secoli di invasioni barbariche, pestilenze e terremoti. Passò sotto il dominio longobardo e poi normanno, diventando parte del Regno di Napoli. Le continue devastazioni portarono a una nuova fortificazione della città, con la costruzione di mura difensive, torri di avvistamento e porte urbiche.

La cattedrale e i quartieri medievali

La Cattedrale di San Pietro Apostolo, costruita nel 1349 su un antico tempio pagano, rappresenta il cuore spirituale della città. Con il suo pavimento a mosaico e le cripte romaniche, è un simbolo della stratificazione storica di Isernia.

Il centro storico conserva una trama urbana medievale, con vicoli stretti, archi, piazzette e quartieri storici come quello di San Pietro Celestino, dove si percepisce ancora l’atmosfera dell’antica città.

Rinascimento e arte sacra

Chiese e conventi

Durante il Rinascimento e l’epoca barocca, Isernia visse una rinascita architettonica e spirituale. Accanto alla Cattedrale, sorsero numerose chiese e conventi, come:

 

  • Chiesa di Santa Chiara, con il suo elegante portale e l’interno decorato;

  • Chiesa di San Francesco, annessa a un antico convento;

  • Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, protettori della città, amatissimi dalla popolazione locale.

Questi edifici non solo arricchirono il patrimonio artistico della città, ma divennero anche centri di cultura e insegnamento religioso.

La tradizione dell’intaglio ligneo

Isernia ha conservato una raffinata tradizione artigianale nell’intaglio del legno e nella lavorazione dei metalli. Altari, pulpiti, crocifissi e statue realizzati da maestri locali arricchiscono ancora oggi le chiese e i musei cittadini.

 


Isernia tra Settecento e Risorgimento

I terremoti e la ricostruzione

Nel 1805, un devastante terremoto colpì il Molise, provocando ingenti danni anche a Isernia. La città fu in parte ricostruita secondo nuovi criteri urbanistici, con l’ampliamento delle vie e la creazione di nuove piazze.

Partecipazione ai moti patriottici

Durante il Risorgimento, Isernia fu un centro attivo di pensiero liberale e patriottico. Molti giovani isernini aderirono ai moti carbonari, e la città sostenne la causa dell’Unità d’Italia. Monumenti e lapidi ricordano il contributo dato alla storia nazionale.

 


Il Novecento e la modernizzazione

Dalla guerra al boom edilizio

Isernia subì pesanti bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, che colpirono duramente il centro abitato. La successiva ricostruzione portò alla creazione di quartieri moderni, edifici pubblici e nuove infrastrutture.

Isernia capoluogo dal 1970

Nel 1970, Isernia fu riconosciuta capoluogo di provincia, segnando una nuova fase di sviluppo amministrativo e culturale. L’istituzione della Provincia diede impulso a investimenti in scuole, biblioteche e musei, consolidando il ruolo di Isernia come punto di riferimento per il Molise occidentale.

 


Il Museo Nazionale del Paleolitico

Il sito di La Pineta

Il fiore all’occhiello del patrimonio culturale isernino è il Museo Nazionale del Paleolitico, costruito attorno al sito archeologico di La Pineta. Qui, nel 1979, furono rinvenuti migliaia di utensili in pietra, resti animali e un frammento cranico umano attribuito all’Homo heidelbergensis.

Il più antico insediamento umano d’Europa

Il sito di La Pineta è oggi considerato uno dei più antichi insediamenti umani d’Europa, risalente a circa 730.000 anni fa. Il museo permette di ammirare i reperti in loco, con un allestimento moderno e multimediale, perfetto anche per le scuole e i visitatori internazionali.

Monumenti e luoghi d’interesse

Fontana Fraterna

La Fontana Fraterna è il monumento simbolo di Isernia. Costruita tra il XIII e il XIV secolo, è un esempio pregevole di architettura gotico-romanica. Composta da blocchi di pietra provenienti da edifici romani, presenta sei archi su colonne eleganti e un’iscrizione in latino. Posta in Piazza Celestino V, è luogo di ritrovo e di memoria collettiva per gli isernini.

Ponte Cardarelli e centro storico

Altro punto di grande fascino è il Ponte Cardarelli, struttura d’epoca romana che collega due zone della città. Il centro storico di Isernia conserva il suo fascino antico, con palazzi nobiliari, vicoli lastricati, botteghe artigiane e piazzette che raccontano secoli di storia urbana.


Gastronomia isernina

Piatti tipici

La cucina di Isernia è una festa di sapori autentici:

 

  • Polenta con sugo di salsiccia o di cotiche;

  • Cavatelli con fagioli o con broccoli;

  • Trippa alla molisana;

  • Agnello alla brace o in umido;

  • Pane casereccio cotto a legna.

Prodotti locali e dolci tradizionali

Isernia è celebre per i suoi formaggi (come il caciocavallo e la scamorza affumicata), i salumi artigianali (tra cui soppressata e capocollo), e per il tartufo nero, presente nelle aree boschive circostanti. Tra i dolci, non mancano le ostie ripiene, la cicerchiata, e i mostaccioli al miele.

 


Natura e dintorni

Parco delle Mainarde

A breve distanza da Isernia si estende il Parco Nazionale delle Mainarde, una delle zone montuose più suggestive del Molise. I suoi sentieri escursionistici attraversano faggete, vallate, pascoli e borghi incantati come Rocchetta a Volturnoe Pizzone.

Sorgenti, laghi e sentieri

Isernia è circondata da una natura generosa: sorgenti freschissime, piccoli laghi artificiali, ruscelli e grotte carsiche. Tra i percorsi più noti ci sono il Sentiero del Tratturo Pescasseroli-Candela e le camminate verso il Santuario di Castelpetroso.

 


Tradizioni e feste popolari

La festa di San Pietro Celestino

San Pietro Celestino, eletto papa con il nome di Celestino V, è una figura molto venerata a Isernia, sua città natale. Ogni anno, il 19 maggio e il 5 agosto, si tengono celebrazioni religiose, processioni e mercatini tradizionali in suo onore.

La Fiera delle Cipolle

La Fiera delle Cipolle di Isernia è una delle più antiche del centro Italia. Si svolge ogni anno ad agosto e anima il centro con bancarelle di prodotti agricoli, artigianato, street food e spettacoli popolari. La cipolla rossa di Isernia è un prodotto tipico di qualità, molto apprezzato anche fuori regione.

 


Artigianato e cultura

Intaglio del legno, ceramica, gastronomia

Isernia conserva un’eccellente tradizione di artigianato artistico. Lavorazioni del legno, della ceramica, del rame e dei tessuti si trovano ancora in botteghe familiari. Molte famiglie continuano a produrre pasta fatta in casa, conserve, salumi e formaggi secondo metodi tradizionali.

Eventi culturali annuali

La città ospita festival musicali, mostre fotografiche, rassegne letterarie e eventi teatrali, anche grazie alla presenza di teatri storici e spazi culturali moderni. Il Museo Civico, il Museo del Paleolitico e varie gallerie arricchiscono l’offerta culturale.

Conclusione

Isernia è una città che sorprende. Dalla preistoria alla modernità, racconta una storia millenaria incisa nelle pietre, nei sapori, nelle feste e nei gesti quotidiani della sua gente. È un luogo dove passato e presente si fondono in un’unica, affascinante narrazione. Visitare Isernia significa toccare con mano l’autenticità del Molise, scoprire radici profonde e lasciarsi conquistare da una bellezza discreta ma travolgente.

Aggiunto da: dinuzzom

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