Gestisci Provincia
Dettaglio Provincia: Ascoli Piceno
Storia:
Ascoli Piceno: la città di travertino tra storia, arte e tradizione
Scopri la storia millenaria di Ascoli Piceno: dalle origini picene all’arte rinascimentale, dalle torri medievali alla Quintana. Una guida completa alla perla marchigiana.
Origine del nome Ascoli Piceno
Etimologia e radici linguistiche
Il nome “Ascoli” affonda le sue radici nel termine latino Asculum, derivato forse da una parola osca che significava “luogo sacro” o “luogo delle querce”. L’aggiunta “Piceno” richiama la regione storica abitata dall’antico popolo dei Piceni, cui Ascoli fu capitale culturale e religiosa.
Il legame con il popolo dei Piceni
I Piceni furono una popolazione italica che visse nelle Marche e nell’Abruzzo settentrionale dal IX al III secolo a.C. Ascoli Piceno rappresentava il centro più importante della loro civiltà. Le necropoli e i corredi funerari ritrovati nelle vicinanze sono oggi esposti nel Museo Archeologico Statale di Ascoli Piceno.
Le origini antiche e i Piceni
Cultura e religione dei Piceni
I Piceni avevano una cultura complessa, influenzata dai contatti con Greci, Etruschi e Umbri. Adoravano divinità legate alla natura e alla fertilità e praticavano riti funerari elaborati. La lavorazione dell’ambra, delle ceramiche e dei metalli li rese abili artigiani e commercianti.
Contatti con Greci ed Etruschi
Grazie alla loro posizione strategica, i Piceni di Ascoli intrattenevano relazioni commerciali e culturali con le più importanti civiltà del Mediterraneo antico. Le anfore greche e i bronzi etruschi rinvenuti in loco testimoniano una rete di scambi attiva e continua.
L’epoca romana
La via Salaria e l’importanza strategica
Nel 268 a.C. Ascoli fu conquistata dai Romani e divenne municipium. Fu collegata a Roma dalla Via Salaria, che favorì i commerci e lo sviluppo urbano. La città divenne un crocevia fondamentale per il controllo dell’Italia centrale.
Ponti, teatri e terme romane
Dell’epoca romana restano numerose testimonianze: il Ponte di Cecco, che secondo la leggenda fu costruito dal diavolo; il teatro romano e i resti delle terme, visibili ancora oggi nei sotterranei cittadini. L’uso del travertino iniziò proprio in epoca romana, diventando il simbolo architettonico della città.
Medioevo e Comuni
Ascoli Comune libero
Nel XII secolo, Ascoli si trasformò in Comune autonomo, con un governo cittadino formato da consoli e assemblee. Era dotata di un proprio esercito e una milizia civica. Le famiglie nobiliari costruirono torri per affermare il proprio potere.
Le torri e le lotte tra guelfi e ghibellini
Ascoli fu teatro di violente lotte tra guelfi (filopapali) e ghibellini (filoimperiali), che si scontravano per il controllo del potere cittadino. Le torri, spesso costruite su palazzi nobiliari, servivano sia da rifugio che da simbolo di prestigio.
Rinascimento e barocco ascolano
Evoluzione architettonica
Tra il XV e il XVII secolo, Ascoli visse una stagione di rinnovamento architettonico. Il travertino locale fu utilizzato per abbellire chiese, palazzi e piazze. Artisti e architetti lavorarono alla realizzazione di una delle città più armoniose d’Italia.
Chiese e palazzi signorili
La Chiesa di San Francesco, la Loggia dei Mercanti e Palazzo dei Capitani del Popolo sono tra i capolavori architettonici dell’epoca. Piazza del Popolo, con il suo impianto rinascimentale, è considerata una delle piazze più belle d’Europa.
Ascoli nel Risorgimento e nell’Unità d’Italia
I moti carbonari e patriottici
Ascoli fu un centro attivo del pensiero liberale e risorgimentale. Nel 1831 e nel 1848 vi furono moti rivoluzionari contro il dominio papale, ispirati ai principi di libertà e unificazione. Numerosi cittadini si unirono ai movimenti carbonari, pagando spesso con la vita il proprio impegno.
L’ingresso nel Regno d’Italia
Nel 1860, Ascoli fu annessa al Regno d’Italia. Con l’unità nazionale, la città fu riconosciuta come capoluogo di provincia e sede di importanti uffici pubblici. Nonostante iniziali difficoltà economiche, cominciò una lenta modernizzazione urbana e sociale.
Ascoli nel Novecento
La modernizzazione
Nel corso del XX secolo, Ascoli Piceno si dotò di nuove infrastrutture, scuole, ospedali e servizi. Il centro storico fu in parte restaurato, mentre la zona industriale si sviluppò soprattutto nella produzione meccanica, alimentare e artigianale.
I bombardamenti e la rinascita culturale
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Ascoli fu colpita da bombardamenti alleati, subendo danni parziali. Dopo il conflitto, la città si affermò come polo culturale della regione, grazie a teatri, musei e iniziative civiche. Negli anni recenti ha puntato su turismo e sostenibilità.
Monumenti e luoghi d’interesse
Piazza del Popolo
Considerata una delle piazze più eleganti d’Italia, è il salotto buono della città. Circondata da portici rinascimentali, ospita edifici iconici come il Palazzo dei Capitani, la Chiesa di San Francesco e lo storico Caffè Meletti, in stile liberty.
Piazza Arringo
È la più antica piazza della città. Qui si trovano il Duomo di Sant’Emidio, patrono di Ascoli, e il Museo Diocesano. La piazza è spesso teatro di eventi, mercatini e celebrazioni religiose.
Cattedrale di Sant’Emidio
Un capolavoro dell’architettura romanica con influenze gotiche e barocche. Al suo interno, spicca la cripta di Sant’Emidio alle Grotte, legata alla leggenda del santo che scelse il luogo della propria sepoltura.
Forte Malatesta
Costruito nel XVI secolo sulle fondamenta di una fortificazione romana, è un’imponente struttura difensiva a pianta stellare. Oggi ospita esposizioni d’arte e percorsi storici sotterranei.
Le torri e il travertino ascolano
Architettura unica
Ascoli è nota per la sua architettura in travertino, una pietra locale chiara, elegante e resistente. Quasi tutti gli edifici storici sono realizzati con questo materiale, che dona alla città un tono omogeneo e raffinato.
Palazzi medievali e moderni
Oltre alle torri medievali (se ne contavano oltre 200 nel Medioevo, oggi circa 50), Ascoli presenta un mix armonico di stili: dal romanico al barocco, fino al liberty del primo Novecento.
Cultura, musei e arte
Musei civici
Il Museo Archeologico Statale, il Museo di Arte Contemporanea Osvaldo Licini, e la Pinacoteca Civica sono tappe imprescindibili per chi vuole scoprire il patrimonio artistico e culturale della città.
Teatro Ventidio Basso
Costruito nell’Ottocento, è il teatro principale di Ascoli, noto per l’acustica eccellente e una programmazione di alta qualità che spazia dall’opera alla prosa.
Feste e tradizioni popolari
La Quintana di Ascoli
La Quintana è la rievocazione storica più famosa delle Marche. Si svolge in estate con una giostra cavalleresca tra i sestieri cittadini, cortei in costume rinascimentale, bandiere e tamburini. L’intera città partecipa con entusiasmo.
Altri eventi folkloristici
Il Carnevale di Ascoli è tra i più creativi d’Italia, mentre le fiere di Sant’Emidio e i mercatini medievali animano la città durante tutto l’anno.
La cucina ascolana
Olive all’ascolana
Le olive all’ascolana sono il simbolo culinario per eccellenza della città. Si tratta di grandi olive verdi denocciolate, farcite con un mix di carni, impanate e fritte. Originariamente nate come piatto aristocratico per riutilizzare gli avanzi, sono oggi un must in ogni sagra, ristorante o aperitivo locale.
Fritti misti e vincisgrassi
Oltre alle olive, la frittura ascolana comprende cremini, mozzarelline, zucchine e altre delizie panate e dorate. Tra i primi piatti spiccano i vincisgrassi, una lasagna marchigiana arricchita da ragù intenso e rigaglie. Il tutto accompagnato da vini come il Rosso Piceno o il Passerina.
Natura nei dintorni di Ascoli
Parco dei Sibillini
A pochi chilometri dalla città si estende il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con vette, laghi glaciali, eremi e sentieri panoramici. È l’ideale per escursionisti, ciclisti e amanti della natura incontaminata.
Riserva Sentina e Montagna dei Fiori
La Riserva Naturale Sentina, sul litorale di Porto d’Ascoli, offre un habitat umido unico per l’avifauna. La Montagna dei Fiori, invece, è perfetta per passeggiate, trekking e picnic con vista sull’Adriatico.
Ascoli oggi: turismo, arte e sostenibilità
Centro vivibile
Ascoli è una città a misura d’uomo, con un centro storico pedonale, ricco di negozi, ristoranti e servizi. È apprezzata per la qualità della vita, l’ospitalità e la pulizia urbana.
Arte pubblica, innovazione e eventi
La città promuove arte urbana, festival culturali e iniziative green. Gli eventi come “Fritto Misto”, “Ascoliva Festival” e mostre d’arte contemporanea attraggono ogni anno migliaia di visitatori.
Conclusione
Ascoli Piceno è una città che incanta con la sua eleganza, la pietra chiara dei suoi edifici, la maestosità delle piazze e la vivacità delle sue tradizioni. Un luogo in cui ogni angolo racconta secoli di storia, cultura e passione. Perfetta per chi ama l’autenticità, l’arte e il buon vivere, Ascoli è una meta da vivere e rivivere, lentamente.
Aggiunto da: dinuzzom
Comuni
Nessun comune presente.
Commenti (0)
Nessun commento ancora. Sii il primo!
Accedi per lasciare un commento.