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🏛️ Crotone: Storia, Filosofia e Mare nella Perla della Magna Grecia
Scopri la storia di Crotone, l’antica città della Magna Grecia: dalla fondazione achea alla scuola pitagorica, fino alla Crotone contemporanea. Un viaggio tra cultura e mare.
Introduzione alla storia di Crotone
Situata lungo la costa ionica calabrese, Crotone è una delle città più antiche e prestigiose della Magna Grecia. La sua storia si intreccia con miti antichi, grandi pensatori, atleti olimpici e vicende millenarie. Un tempo capitale spirituale e scientifica del mondo greco occidentale, Crotone è oggi un centro culturale e turistico in evoluzione, che affonda le radici in un passato glorioso.
Culla di Pitagora, sede di una delle più importanti scuole filosofiche e matematiche del mondo antico, Crotone conserva nel suo territorio tracce archeologiche e testimonianze architettoniche che raccontano una storia unica e affascinante. Il mare, il porto, la campagna e il patrimonio culturale rendono questa città un ponte tra Oriente e Occidente, tra classicità e modernità.
Origine del nome Crotone
Etimologia e leggende
Secondo la tradizione, il nome Kroton (Κρότων) deriva da un personaggio mitico, figlio di Eaco e amico di Eracle (Ercole). La leggenda racconta che Eracle, per errore, uccise Kroton durante un combattimento. Per onorarne la memoria, decise di fondare una città in suo nome.
Al di là della leggenda, il toponimo Kroton è di probabile origine pre-greca o achea, legato forse a termini che indicavano forza, combattimento o luogo sacro. Con l’arrivo dei Romani, il nome divenne Crotona, e successivamente, in epoca medievale, Cotrone. L’attuale forma “Crotone” è stata adottata ufficialmente nel XX secolo.
La fondazione greca e la Magna Grecia
I colonizzatori achei
La fondazione storica di Crotone risale all’VIII secolo a.C., ad opera di coloni achei provenienti dalla città di Ripe(nella regione greca dell’Acaia). L’insediamento si sviluppò rapidamente grazie alla posizione favorevole sul mare, alla fertilità del territorio e alla struttura politica ispirata alle poleis elleniche.
In pochi decenni, Crotone divenne una delle città più potenti della Magna Grecia, con un’estensione territoriale che superava i confini attuali della Calabria. I suoi abitanti erano noti per la valorizzazione dell’intelletto, dello sport e della medicina.
Pitagora e la scuola crotoniate
Nel VI secolo a.C., Crotone entrò nella leggenda grazie all’arrivo del filosofo Pitagora, che vi fondò la sua scuola filosofica e scientifica. Il pensiero pitagorico, basato su armonia, matematica, etica e spiritualità, influenzò profondamente la politica e la società crotoniate.
La scuola pitagorica era al tempo stesso un centro filosofico, religioso e politico, che guidava la città secondo principi di giustizia e ordine. Crotone divenne così modello di civiltà, ammirata in tutto il mondo greco.
Milone e gli atleti olimpici
Accanto alla filosofia, Crotone era famosa per i suoi atleti olimpici, in particolare Milone di Crotone, leggendario lottatore vincitore di numerose olimpiadi, simbolo di forza fisica e disciplina morale.
La città ospitava anche medici famosi, come Alcmeone, uno dei primi a studiare l’anatomia e la fisiologia del cervello, anticipando le basi della scienza medica.
Crotone nell’epoca romana
Dalla decadenza al municipium
Dopo il suo periodo d’oro nella Magna Grecia, Crotone cominciò a vivere un progressivo declino politico e militare, acuito dalle guerre con Sibari e dalla caduta della scuola pitagorica. Nel IV secolo a.C., la città fu coinvolta nelle guerre greco-italiche e, successivamente, venne conquistata dai Romani nel 277 a.C.
In epoca romana, Crotone fu riconosciuta come municipium e integrata nel sistema amministrativo e viario dell’Impero. Sebbene non avesse più il ruolo centrale del passato, la città mantenne una certa vitalità economica, legata al commercio marittimo e all’agricoltura.
Strutture e insediamenti
Durante la dominazione romana, vennero costruiti templi, terme, ville rurali, strade e porti. Il foro cittadino e le strutture portuali testimoniano ancora oggi l’importanza strategica della città. Tuttavia, l’urbanizzazione subì un ridimensionamento, e molte attività si spostarono nelle campagne circostanti.
Il legame con il passato greco non si spezzò mai del tutto, e molte famiglie nobili continuarono a trasmettere i valori culturali ellenici.
Il Cristianesimo e il medioevo bizantino
Diocesi e chiese paleocristiane
Con l’editto di Costantino (313 d.C.) e la successiva diffusione del Cristianesimo, Crotone divenne sede di una delle più antiche diocesi della Calabria. Nel V e VI secolo sorsero numerose chiese e oratori paleocristiani, spesso edificati su preesistenti templi pagani.
Le comunità cristiane crotonesi erano attive e organizzate. Alcuni resti di basiliche, battisteri e mosaici pavimentalitestimoniano il fervore religioso e la continuità dell’insediamento urbano anche nei secoli di transizione.
Crotone fortificata in epoca bizantina
Nel Medioevo, Crotone fu coinvolta nella lunga lotta tra Bizantini e Longobardi. La città rimase sotto il controllo dell’Impero Romano d’Oriente per diversi secoli, diventando un punto strategico di difesa costiera contro le incursioni arabe.
Durante la dominazione bizantina, Crotone venne fortificata con mura, torri e baluardi. La sua urbanistica si adattò a criteri difensivi e religiosi, con la presenza di monaci basiliani, che portarono la spiritualità greco-ortodossa nei monasteri rupestri delle colline circostanti.
Normanni e svevi: tra castelli e crescita
L’importanza strategica nel Regno di Sicilia
Nell’XI secolo, Crotone venne conquistata dai Normanni, che la integrarono nel nascente Regno di Sicilia. I nuovi dominatori rafforzarono le strutture militari e ampliarono il sistema feudale, assegnando la città a potenti famiglie nobiliari.
Il porto venne potenziato e la città conobbe una fase di rinascita agricola e commerciale. L’influenza bizantina venne gradualmente sostituita dal rito latino e dall’architettura romanica.
Federico II e il Castello di Carlo V
Durante il dominio di Federico II di Svevia, la città fu interessata da opere di difesa e riassetto amministrativo. Tuttavia, il vero salto di qualità avvenne nel XVI secolo, sotto il dominio spagnolo, quando venne costruito il celebre Castello di Carlo V (su fondamenta sveve), una delle più importanti fortezze militari della Calabria.
Costruito su un’altura che domina il porto e la città, il castello rappresenta ancora oggi uno dei simboli architettonici e culturali di Crotone.
Crotone angioina e aragonese
Guerre, invasioni e resistenza
Durante i secoli XIV e XV, Crotone fu coinvolta nelle lotte tra Angioini e Aragonesi per il controllo del Regno di Napoli. In questi anni turbolenti, la città subì invasioni, carestie, pestilenze e momenti di crisi economica. Tuttavia, grazie alla sua posizione strategica, riuscì a mantenere un ruolo militare e commerciale importante.
La popolazione, sempre fiera e legata alla propria identità greca e marinara, reagì con grande spirito di resistenza, ricostruendo il tessuto urbano e promuovendo forme locali di autogoverno e produzione.
Rinascita commerciale e marittima
Nel periodo aragonese (XV secolo), Crotone visse una timida ripresa commerciale, favorita dalla ricostruzione del porto e dai rapporti con le città ioniche e adriatiche. La pesca, l’agricoltura, l’artigianato e il piccolo cabotaggio tornarono a essere risorse centrali.
La città divenne un importante centro per il commercio del grano, del pesce e dell’olio d’oliva, coinvolgendo comunità rurali dell’interno e armatori del basso Ionio.
L’età moderna e la dominazione borbonica
Economia agricola e riorganizzazione urbana
Sotto i Borboni, tra XVIII e XIX secolo, Crotone fu oggetto di riforme agricole e di una riorganizzazione amministrativa e urbana. Venne migliorata la viabilità, restaurati edifici pubblici e ampliata la rete scolastica. Le famiglie nobiliari locali investirono nella costruzione di palazzi, chiese e conventi, visibili ancora oggi nel centro storico.
Tuttavia, la città rimaneva in una condizione di marginalità rispetto ai centri più ricchi del Regno di Napoli, e la popolazione affrontava frequenti epidemie, alluvioni e povertà diffusa.
Crotone nel Risorgimento e l’Unità d’Italia
Partecipazione e patrioti locali
Nel XIX secolo, anche Crotone partecipò al movimento risorgimentale, dando i natali a intellettuali, patrioti e militariche si unirono alla causa dell’Unità d’Italia. La città accolse con favore l’arrivo di Garibaldi nel 1860 e divenne parte integrante del nuovo stato nazionale.
Durante questo periodo, furono avviati lavori di modernizzazione infrastrutturale, con la costruzione di scuole, ferrovie, uffici pubblici, e si consolidò il ruolo della città come centro amministrativo della Calabria ionica.
Il Novecento tra industria e trasformazioni
Nascita dell’industria chimica
Nel secondo dopoguerra, Crotone visse una fase di industrializzazione accelerata, grazie alla nascita del polo chimicodella Montedison e di altre grandi industrie. Queste fabbriche diedero lavoro a migliaia di persone e trasformarono profondamente l’assetto urbano, creando nuovi quartieri operai, servizi, scuole tecniche.
La città si modernizzò rapidamente, ma al prezzo di forte inquinamento ambientale e dipendenza economica da pochi settori industriali.
Boom e crisi economica
A partire dagli anni ’80, la crisi dell’industria pesante e la chiusura progressiva degli stabilimenti causarono disoccupazione, emigrazione e degrado urbano. La città si è trovata a fare i conti con bonifiche ambientali complesse e con la necessità di reinventare il proprio futuro.
La Crotone di oggi: turismo, archeologia e mare
Nuovi scenari culturali e ambientali
Negli ultimi decenni, Crotone ha puntato sulla valorizzazione del proprio patrimonio storico, paesaggistico e archeologico. Il Parco Archeologico di Capo Colonna, dove si trova la celebre colonna del Tempio di Hera Lacinia, è una delle mete culturali più importanti della Calabria.
Il Museo Archeologico Nazionale di Crotone conserva reperti della civiltà greca, tra cui vasi, monete, sculture e strumenti di medicina antichi.
Porto turistico e vocazione marittima
Il nuovo porto turistico e commerciale di Crotone è il punto di riferimento per la nautica da diporto lungo la costa ionica. La città offre splendide spiagge, acque cristalline e una lunga tradizione gastronomica legata alla pesca, alla ‘nduja, al vino Cirò e all’olio d’oliva.
La Bandiera Blu ottenuta in diverse stagioni è simbolo della rinascita ambientale e turistica della città.
Conclusione
Crotone è una città che racchiude il meglio del Mediterraneo antico e moderno. Dalla filosofia di Pitagora ai tramonti sul mare Ionio, dal Castello alle nuove generazioni, è un luogo di memoria e di rinascita.
Visitare Crotone significa immergersi nella cultura greca, nella forza dei secoli e nella dolcezza delle tradizioni calabresi. Una perla della Calabria ionica che ha tanto da raccontare.
Aggiunto da: dinuzzom
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