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Dettaglio Provincia: Belluno
Storia:
Belluno: Sentinella delle Dolomiti tra Storia, Natura e Orgoglio Alpino
Scopri la storia e l’identità profonda di Belluno, la porta delle Dolomiti, tra cultura alpina, natura spettacolare, arte discreta e tradizioni resistenti.
Introduzione: Belluno, la Montagna con l’Anima della Città
Belluno è la montagna che pensa, la città che respira aria di vetta.
È una perla silenziosa incastonata tra i colossi dolomitici, nobile e popolare, dove la natura abbraccia la pietra e la storia si racconta tra portici e piazze.
Qui non c’è il rumore delle folle, ma il suono del vento tra gli abeti, il canto delle campane e la voce della memoria.
Belluno è eleganza montanara.
Etimologia del Nome e Posizione Geografica Strategica
Il nome “Belluno” deriva da belo-dunum, termine celtico che significa “collina splendente” o “fortezza lucente”.
Situata nella Valbelluna, tra le Dolomiti Bellunesi e le Prealpi, sorge alla confluenza tra il fiume Piave e l’Ardo, in posizione strategica per il commercio, la difesa e il controllo dei passi montani.
È la porta nord del Veneto, baluardo culturale e naturale tra la pianura e le montagne.
I Veneti Antichi e la Fondazione Romana
Già abitata dai Veneti antichi, Belluno viene romanizzata nel I secolo a.C., diventando municipium romano.
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Il suo asse viario si sviluppa lungo la Via Claudia Augusta Altinate,
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nascono ponti, acquedotti, terme,
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si struttura una vita urbana e politica attiva,
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resti archeologici riaffiorano ancora oggi nel centro storico.
Belluno diventa snodo di transito e cultura tra l’Italia romana e le Alpi retiche.
Il Medioevo: Comuni, Castelli e Spiritualità Alpina
Con la caduta dell’Impero Romano, Belluno entra nell’epoca medievale come città fortificata e spirituale.
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Nasce la diocesi già nel VI secolo.
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Si costruiscono torri, mura, castelli, tra cui il Castello dei Vescovi.
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Le famiglie locali si contendono il potere tra vescovato, comunità cittadina e autorità imperiali.
È il tempo dei comuni liberi, delle sagre religiose, delle prime corporazioni artigiane.
Belluno sotto la Serenissima: Venezia nelle Valli Alpine
Nel 1404 Belluno entra a far parte della Repubblica di Venezia, che garantisce:
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stabilità politica,
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difesa contro gli eserciti imperiali e francesi,
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sviluppo dell’arte, dell’architettura e del commercio.
Nascono Palazzo dei Rettori, Piazza Duomo, logge e palazzi nobiliari che ancora oggi definiscono il centro storico.
La città diventa baluardo veneziano di montagna, fedele alla Serenissima fino alla caduta nel 1797.
L’Ottocento Austriaco e il Risorgimento
Con la caduta di Venezia, Belluno passa sotto il dominio napoleonico, poi all’Impero Austriaco.
L’800 è un secolo di trasformazioni:
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si avvia la modernizzazione agricola,
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nascono scuole e istituti tecnici,
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si sviluppa un forte spirito risorgimentale, culminato nell’annessione al Regno d’Italia nel 1866.
La città vive tra autonomia locale e spirito nazionale, sempre fedele alla sua vocazione alpina.
Le Guerre Mondiali e la Resistenza Alpina
Nel XX secolo, Belluno diventa teatro di momenti drammatici e gloriosi della storia italiana.
Durante la Prima Guerra Mondiale, la città si trova sulla Linea del Piave, uno dei fronti più aspri tra italiani e austro-ungarici.
Le Dolomiti diventano trincee naturali:
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si scavano gallerie nella roccia,
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si combatte a temperature estreme,
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interi villaggi vengono evacuati o distrutti.
Nella Seconda Guerra Mondiale, Belluno è centro della Resistenza Alpina.
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Nascono formazioni partigiane attive nelle valli e nelle montagne.
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La città viene insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per la lotta antifascista.
Belluno paga un prezzo alto, ma diventa simbolo di coraggio e libertà.
Belluno Oggi: Città Verde, Alpina e Resiliente
Nel dopoguerra, Belluno rinasce con dignità e determinazione.
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Si sviluppano servizi pubblici eccellenti,
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cresce un turismo slow e naturalistico,
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si punta su cultura, formazione e qualità della vita.
Oggi è considerata una delle città più vivibili d’Italia, grazie a:
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ambiente pulito,
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verde urbano,
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mobilità dolce,
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e forte identità comunitaria.
Belluno è una città che vive con le sue montagne, non accanto ad esse.
Monumenti, Architetture e Luoghi da Visitare
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Piazza Duomo: cuore storico, con la Cattedrale di San Martino, la Torre Civica e il Palazzo dei Rettori.
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Porta Dojona: ingresso medievale alla città.
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Chiesa di Santo Stefano: con importanti opere pittoriche locali.
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Palazzo Fulcis: sede del Museo Civico, ricco di arte, archeologia e storia locale.
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Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi: una delle riserve più spettacolari d’Italia.
Tradizioni, Sagre e Vita Popolare Bellunese
Belluno conserva un patrimonio vivo di riti religiosi e civili:
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Festa di San Martino (11 novembre): patrono della città, con fiera e processioni.
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Rievocazioni medievali e feste di borgo in primavera e estate.
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Mercatini tipici, con prodotti d’alpeggio e artigianato.
La lingua locale, il dialetto bellunese, mantiene parole arcaiche, influenze ladine e musicalità alpina.
Cucina di Belluno: Montagna nel Piatto
La cucina bellunese è robusta, autentica, legata alle stagioni:
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Pastìn: carne macinata speziata, servita alla griglia o in padella.
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Casunziei: ravioli ripieni di barbabietola o zucca, con burro fuso e ricotta affumicata.
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Canederli, minestra d’orzo, selvaggina, funghi porcini.
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Formaggi tipici come il Piave DOP e bastardo del Grappa.
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Dolci: krapfen, zèle (cialde), torta di nocciole.
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Vini delle colline pedemontane: prosecco, moscato, vin da bosco.
Paesaggi, Dolomiti e Natura Incantata
Belluno è circondata da uno dei patrimoni naturali più straordinari del mondo:
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Pale di San Martino, Marmarole, Monti del Sole,
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Val di Zoldo, Val Canzoi, Valbelluna,
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decine di rifugi alpini, sentieri escursionistici, cime da scalare.
Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi ospita:
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fauna rara (stambecchi, aquile, orsi)
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flora endemica
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paesaggi da cartolina in ogni stagione
A Belluno la natura non è sfondo. È identità.
Curiosità e Orgoglio Bellunese
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Belluno è l’unica città italiana totalmente inclusa in un parco nazionale.
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Il suo stemma è un castello con tre torri, simbolo di difesa e fierezza.
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È città d’origine di Dino Buzzati, celebre scrittore e giornalista.
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Ha uno dei tassi più alti d’Italia di volontariato civico e ambientale.
Conclusione: Belluno, la Perla Alpina che Brilla in Silenzio
Belluno non urla la sua bellezza.
La sussurra come il vento tra gli abeti.
La mostra come un panorama all’alba.
La custodisce come un’antica valle tra le cime.
È orgoglio montanaro, intelligenza storica, resistenza culturale.
È la città delle Dolomiti, fiera e viva, dove si vive bene e si respira libertà.
Aggiunto da: dinuzzom
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